Un giovane imprenditore in un settore che, come molti, ha dovuto stare al passo coi tempi tecnologici e informatici. Come ha reagito la WritersEditor ai cambiamenti nei formati digitali della lettura?
“La WritersEditor ancora oggi, punta molto sul cartaceo sia perché è il formato preferito dai lettori ma anche perché è il formato più soddisfacente per gli autori e per noi, casa editrice. Il cartaceo ti permette di avere un rapporto più diretto con i propri lettori; avere un contatto sensoriale con il proprio manoscritto poiché si possono seguire, ad esempio, tutte le fasi della sua creazione (pensiamo al profumo delle pagine o al rumore della carta quando sfogliamo un libro). Inoltre è fisicamente presente, come prodotto, durante le presentazioni e il firmacopie. D’altra parte, l’ebook si rivela un formato importante che riesce a sfruttare a pieno i cambiamenti tecnologici: a tal proposito, qualche mese fa, utilizzando Amazon – una delle piattaforme più famose per la digitalizzazione degli ebook – e pubblicando tre dei nostri autori in formato e-book, sono diventati, sorprendentemente, dei bestseller. Il motto della WritersEditor è sfruttare la digitalizzazione ma in modo innovativo”.
La pubblicazione di un libro a marchio WritersEditor passa prima attraverso un pre-ordine. Può dare qualche delucidazione in merito alla rilevanza di questo passaggio?
“Il preordine è fondamentale per diversi punti: iniziare a preparare l’autore in questo percorso perché in questo modo, inizia a muovere i primi passi nella sponsorizzazione e nella vendita del suo libro, e di guidarlo in questo ambito; ci permette, come casa editrice, di indagare sul bacino di utenza dell’autore stesso; consente di pubblicizzare, a tutto tondo, l’opera, utilizzando diversi canali di comunicazione e generando interesse verso i lettori. Attraverso la piattaforma del nostro store (link dello store) inseriamo delle anteprime del libro in uscita; degli aggiornamenti sulla creazione delle copertine; è possibile seguire in tempo reale, la percentuale di completamento di questa campagna con la facoltà da parte del lettore di condividere la campagna del preordine e di aiutare l’autore nel suo completamento. Per tutti questi motivi, il preordine resta il punto cardine su cui è fondata la politica editoriale della WritersEditor”.
L’importanza dei social e della condivisione. Che rapporto c’è tra la WritersEditor e i fenomeni social?
“La WritersEditor fa parte del mondo social. La WritersEditor è emersa grazie ad un social, uno dei più rilevanti, Facebook. Ritengo che oggi, internet sia una delle più grandi opportunità per tutti quanti di crearsi un futuro e un lavoro. Molto probabilmente, senza questi canali social, la WriterEditor non sarebbe riuscita a farsi conoscere come invece, la si conosce oggi. I vari social permettono di darsi un’identità e di dare voce anche a coloro che ieri, forse non avrebbero potuto avere una visibilità. Ad oggi, la WritersEditor investe molto nei canali social ed aiuta anche quegli autori che ne usufruiscono poco, a prenderne dimestichezza e a farne uno strumento al proprio servizio per sponsorizzare il proprio manoscritto. E’ utile ribadire che un libro può essere molto venduto all’interno di un social o più in generale, all’interno di internet, e non trovarsi sugli scaffali delle librerie. L’intento della WritersEditor è fare editoria in modo diverso usando e sfruttando tutte le potenzialità dei canali social e rendendo consci e partecipi tutti i suoi autori di questo fenomeno di utilità esponenziale. Purtroppo, non tutti sono pronti a recepire questa tipologia di messaggio ma la WriterEditor va avanti comunque su questo fronte perché è la chiave del suo successo e di tutti quegli autori che ne hanno abbracciato la sua filosofia aziendale”.
Quali sono i punti salienti che un manoscritto deve avere affinché possa essere preso in considerazione per una futura pubblicazione?
“Due sono i principali criteri di valutazione per un manoscritto che viene preso in considerazione dalla WritersEditor per poi essere pubblicato. In primo piano, deve risvegliare un certo interesse nel modo di scrivere dell’autore che si sottopone alla nostra valutazione e raccontare una storia creativa che possa stimolare attrattiva nel futuro lettore. In secondo piano, l’autore che si promuove deve “sapersi vendere” agli occhi di chi leggerà e quindi, valuterà la sua opera. E’ importante dunque, promuovere il proprio elaborato già dalle primissime parole di presentazione scritte in un’email”.
Non tutti sapranno che Cristian Segnalini è in primis un autore. Cosa l’ha spinto a cambiare ruolo professionale fondando la WritersEditor?
“Cristian Segnalini è sì, in primis, un autore e non sento di aver cambiato professione anche perché sfrutto questa mia abilità per metterla al servizio degli autori che pubblicano con la WritersEditor creando dei prodotti pensati e studiati proprio per loro come delle guide o degli e-book che possano aiutarli, non solo sul piano pratico ma anche motivazionale. Principalmente quello che mi ha spinto a fondare la WritersEditor è quello di essere indipendente. Indipendente da un modus operandi diffuso nella stragrande maggioranza delle case editrici che non dà istruzioni e consigli su come ad esempio, lanciare nel mercato la propria opera, lasciando intatta la sua identità originale”.
Il ruolo da scrittore lo entusiasma ancora oppure è stato un capitolo, ormai chiuso, della sua carriera professionale?
“Scrivere mi entusiasma ma devo ammettere che ad oggi, questo mondo editoriale è la mia priorità ed è ciò che mi accende più di tutto. Come dico spesso anche ai miei autori, scrivere o pubblicare un libro, non deve essere il raggiungimento di una meta bensì l’inizio di un percorso che auguriamo sia ricco di soddisfazioni poiché da questo obiettivo possono nascere molteplici opportunità. Dalla mia personale esperienza di scrittore, ho intravisto e avuto conferme che la pubblicazione dei miei libri mi stavano portando verso il campo editoriale, ma non come autore piuttosto come editore. Nella ugual misura, il mio percorso di scrittore ha avuto molti cambiamenti: sono partito dallo scrivere poesie e romanzi di narrativa per arrivare ad occuparmi di testi di crescita personale e delle guide per gli autori che seguo per la WritersEditor. Concludendo dunque, affermo che scrivere mi entusiasma ma in un modo completamente diverso da come lo facevo prima”.
Indichi uno o più libri che consiglierebbe di leggere?
Una domanda del genere all’editore di una casa editrice non merita che questa risposta: “Consiglierei tutti i libri pubblicati con la WritersEditor e quindi, di iscriversi alla nostra newsletter (link newsletter) e di seguirci sulla nostra pagina Facebook (WritersEditor) perché pubblichiamo costantemente nuove informazioni e nuovi libri da seguire”.
Cosa si riserva nel futuro della WritersEditor?
“Tante novità, continui input e miglioramenti per i nostri autori e per gli autori futuri per rendere la WritersEditor una innovativa casa editrice”.
Isa Pistoia
L’editore Uno degli ultimi lavori rivolti agli autori della casa editrice Il logo ufficiale della WritersEditor