Nella scorsa puntata ci siamo dedicati a indagare due versioni della leggenda legata alla famosissima Stella di Natale che tutti conosciamo perciò, questa volta, ho pensato di raccontarvi una storia che, sono quasi certa, molti di voi non avranno mai sentito.
Sapete quale significato si nasconde dietro quel buonissimo bastoncino di zucchero che oggi decora i nostri alberi e le nostre tavole?
Eccovi la sua storia.
La leggenda racconta che, stanco di tutta la confusione creata dai giovani cantori, il direttore del Coro della Cattedrale di Colonia – Germania – decise di rivolgersi a un dolciario del luogo per domandargli di realizzare un dolciume che potesse essere distribuito ai bambini nella speranza di acquietarli.
L’artigiano si mise subito all’opera e realizzò dei semplici bastoncini di zucchero bianchi e rossi che furono consegnati ai piccoli prima dell’inizio della lunga Veglia natalizia nella notte tra il 24 e il 25 dicembre del 1670.
L’idea fu un vero successo, ma alcuni fedeli iniziarono a presentare qualche perplessità sul fatto che un simile atteggiamento potesse essere educativo per i più piccoli.
Ebbene, il Direttore non si fece trovare impreparato e descrisse l’importante funzione del suddetto dolciume in questi termini:
prima di tutto, nella sua forma, esso è il simbolo del bastone con cui i pastori – e in questa immagine ritroviamo Gesù come pastore di anime – erano soliti sorreggersi, nel colore bianco ecco rappresentata la purezza e l’assenza di peccato mentre nel rosso si sarebbe voluto ricordare il sangue che Gesù versò per l’umanità sulla croce.
In conclusione, consumare questo piccolo dolcetto, avrebbe insegnato ai bambini la bontà e purezza di Nostro Signore.
Come potete immaginare, l’argomentazione del Direttore fu più che convincente!
Un’altra leggenda, molto simile alla precedente ma con qualche dettaglio in più, riporta l’ammirabile impresa di un pasticciere dell’Indiana – Nord America – il quale, volendo realizzare un dolce che rappresentasse tutta la propria devozione a Gesù, decise di unire una serie di ingredienti e colori che, alla fine, diedero come risultato il famoso bastoncino di zucchero.
In questo caso: il caramello di cui è composto il dolciume avrebbe dovuto rappresentare la forza di gesù e il suo essere roccia sulla quale noi edifichiamo le nostre case, la forma vorrebbe significare l’iniziale del nome di Gesù in lingua inglese – Jesus – mentre il bianco e il rosso sarebbero stati simbolo di purezza e di sangue. Questa volta abbiamo però due dettagli in più rispetto al precedente racconto, infatti, scopriamo cosa dovesse significare l’intreccio tra bianco e rosso e il forte sapore di menta: il primo dettaglio avrebbe dovuto ricordare le frustate con cui i soldati romani torturarono Gesù mentre la menta – che, nell’Antico Testamento è identificabile nella pianta dell’Essopo – sarebbe stato simbolo di purificazione.
Fino a questo punto abbiamo però raccontato solo alcune variazioni della leggenda che avvolge il significato di questo simpatico dolcetto ma, si da il caso, che esso sia stato il protagonista di alcuni fatti assai curiosi che lo hanno portato a essere presente nelle tradizioni natalizie di tanti paesi occidentali.
Pensate che, la prima testimonianza di compravendita di bastoncini di zucchero, è data 1837 quando, durante l’Esibizione dell’Associazione caritatevole del Massachusetts, vennero messi in vendita scatole di dolciumi contenenti anche i suddetti bastoncini.
Poco tempo dopo, nel 1844, apparve anche la prima ricetta per poter realizzare in casa il proprio dolcetto.
Ma la vera rivoluzione fu nel 1847, quando un emigrato tedesco-svizzero di nome August Imgrad decise di decorare il proprio albero di Natale con alcuni di questi bastoncini rendendoli definitivamente celebri; dello stesso periodo sono infatti anche le numerose cartoline in cui si iniziò a rappresentare il dolcetto di zucchero tra i doni ricevuti dai bambini.
Di secolo in secolo, la presenza dei bastoncini di zucchero divenne fissa sulle tavole e nelle decorazioni delle case di mezzo mondo così, negli anni Venti del XX secolo, l’imprenditore americano Bob McCormack, decise di promuovere il consumo di questo dolciume avviandone una vera e propria produzione a livello industriale grazie alla sua impresa dolciaria: la Bobs Candies.
Fu poi negli anni ‘50 del Novecento che ne fu avviata una vera e propria produzione su scala industriale di massa.
Purtroppo, di questa tradizione, oggi non resta più nulla se non la golosità di assaggiare almeno una volta il gusto di quel vivace – almeno all’aspetto – bastoncino di zucchero e l’abitudine di vederlo comparire in molte decorazioni per dolci o per la casa.
Tuttavia, per chi avesse il piacere di ricordare quale effettivamente sia il significato simbolico che faticosamente porta con sé, dopo aver ascoltato questa bella storia, sarà libero di farlo.
Anche per questa volta siamo giunti alla fine perciò spero, come sempre, di avervi regalato un piccolo e piacevole momento di relax e vi rimando alla prossima, e ultima, leggenda natalizia.
Noemi Veneziani