Intervista a Salvatore Conaci. Il suo “Ordo Mortis” diventa un caso editoriale.
Salvatore Conaci nasce a Catanzaro nel 1990. Laureato in lettere moderne all’università della Calabria, ha pubblicato ”Perle Nere” nel 2015. Tra il 2016 ed il 2017, collabora con 900letterario e per a rivista ”Luoghi Misteriosi”. Durante il suo breve soggiorno in Svizzera ha studiato la lingua Tedesca ed insegnato la lingua Italiana di Base per gli Stranieri. Attualmente vive in Calabria dove sta lavorando a nuovi progetti editoriali. Nel 2018 esce ”Ordo Mortis” pubblicato tramite la casa editrice WritersEditor dove in poco tempo raggiunge le oltre 1.000 copie vendute in Italia. Nel 2019 ne viene pubblicata una nuova edizione, con contenuti esclusivi.
“Ordo Mortis” è stato definito dalla stampa un vero e proprio caso editoriale. Oltre 1.000 copie vendute (soltanto il 4% degli scrittori esordienti raggiunge questo traguardo), un best seller su Amazon, thriller dell’anno e secondo nella classifica di IBS. Che emozioni ha provato e sta tutt’ora provando nella promozione del suo manoscritto?
“La soddisfazione prevale su tutto. Della promozione mi è piaciuta l’evoluzione della fama del libro: all’inizio contattavo i critici, i blogger, i giornalisti; subito dopo erano le richieste ad arrivare senza che io facessi nulla. È stato bellissimo!”
Si aspettava questo successo e riconoscimenti da parte dei suoi lettori?
“Come dico spesso: me lo auguravo ma non me lo aspettavo. Per lo meno, non me lo aspettavo entro tempi tanto ristretti”.
Di “Ordo Mortis” sono state pubblicate due versioni, una basic e una deluxe. Cosa l’ha spinta a distinguere il suo libro in queste due categorie?
“I lettori: hanno fatto tutto loro. O meglio: la loro attenzione e il loro entusiasmo mi hanno spinto a far fare un cambio di marcia al libro. Un cambio di marcia suggerito e seguito, passo dopo passo, dal mio stesso editore, Cristian Segnalini, che ha dato un valore aggiunto a questa idea e da qui, mi sono convinto che si sarebbe dovuto evolvere nella realizzazione di un’edizione (bellissima) che esprimesse quel qualcosa in più. Questa iniziativa è nata dal successo della prima versione (1.000 copie vendute e tutti i consecutivi successi) e di dare un finale inaspettato ai miei lettori che avevano gridato a un finale più intenso”.
Descriva con 3 aggettivi, “Ordo Mortis”.
“Innovativo. È l’unico che mi venga in mente. Ordo Mortis è un thriller esoterico, e fin qui non c’è nulla di nuovo (anche se si tratta di un sottogenere di nicchia), ma è il primo thriller esoterico ambientato in Calabria, e sono fiero di questa innovazione”.
“Ordo Mortis”, come sottolinea lei stesso, è un thriller esoterico. Che rapporto ha con il genere thriller e con l’esoterismo (se c’è stato un motivo particolare che lo ha spinto a scrivere di questi generi)?
“Oltre ai classici (italiani e latini) leggo ben poco che non sia un thriller. Il fatto che il mio sia un thriller esoterico, è solamente un caso”.
C’è una parte del suo libro che predilige di più? Se sì, indichi un estratto e dia qualche indizio che possa invogliare ad acquistare “Ordo Mortis”.
“[…] Il cielo sanguinava di una scarlatta luna insolita.
Le fiamme delle fiaccole segnavano la via lungo ogni corridoio del tempio, che fosse esso principale, o che fosse isolato, relegato in un’ombrosa ala lontana. Non faceva differenza alcuna: il fuoco ardeva, ardeva abbondante. Forse per tenere lontani i predatori dei segreti dell’Ordo Mortis; forse per illuminare il loro cammino fino alla rovina. Ogni fila di quei massicci legni fiammeggianti, infatti, conduceva sapientemente, quasi per un oscuro e malvagio sortilegio, all’affollato salone principale, ch’era ormai divenuto una tenebrosa piazza, illuminata a stento da lussuosi candelabri simbolici, e animata da una massa sempre più tempestosa di adepti che ora vestivano neri e sontuosi drappi di velluto. […]
Be’, da qui in poi comincia la parte della trama che ha sconvolto più di mille persone!”
Come ha conosciuto la WritersEditor e come ha sviluppato nel tempo il rapporto di collaborazione che la lega contrattualmente con essa?
“Ricordo tutto come fosse ieri: sto selezionando, pignolo come sempre, la proposta che più mi dia soddisfazione. Carta alla mano, mi imbatto nella pubblicità di questa WritersEditor con sede a Roma. Decido di fare un controllo e noto che alcuni loro lavori sono qualità letteraria pura. Mando la mia opera anche a loro e attendo il risultato. Il resto lo conosciamo tutti!”
Come si è trovato dunque, a collaborare, a stretto raggio, con la WritersEditor?
“Cristian è una persona appassionata e disponibile: ha idee frizzanti e si fa trovare sempre al suo posto quando c’è da realizzarle insieme. Sa affiancare gli autori nelle strade corrette, ma sa anche farli rinsavire quando la sua esperienza gli suggerisce che le scelte dovrebbero essere diverse. Scrivere per la WritersEditor è piacevole e soddisfacente, e questo è il motivo per cui, al momento, sono davvero felice di trovarmi dove mi trovo!”
Molti autori, non troppo fiduciosi nell’utilizzo della tecnologia e nella buona fede di chi la usa per il proprio ambito lavorativo, sono intimoriti nell’inviare il proprio manoscritto a degli editori per una possibile e futura pubblicazione. Lei ha qualche consiglio o suggerimento da dare loro?
“Premesso che è sempre consigliabile un’attenta ricerca prima di inviare un lavoro, è un timore che non comprendo. Teniamo tutti ai nostri manoscritti, ma inoltrarli è necessario e le vie tecnologiche sono una realtà fin troppo consolidata, nel nostro presente, per sospettare di esse”.
Progetti letterari per il futuro. Ha in mente di scrivere un seguito per “Ordo Mortis”?“I progetti sono molti e diversi tra loro. Non voglio escludere né assicurare nessuno di essi. Ciò che posso garantirvi è che non vi annoierete!”
Isa Pistoia