Anteprima non editata |
CARATTERI, 1
Anni, birre, pensieri d’agosto
Ore 12:53.
L’anziano signore siede solo, al primo tavolino a destra, appena fuori dal bar.
Quando sono arrivata stava bevendo una birra, ora ne ha già ordinata un’altra.
Non l’ha ancora bevuta però. È poggiata lì, fra un bicchiere che non sta usando e un giornale che non sta leggendo.
In radio suona Sally di Vasco Rossi e lui picchietta con le dita sul bracciolo della sedia, ma non sempre, a tratti, come per tenere il tempo, ma solo nei punti che gli piacciono.
Non beve ancora.
Guarda un po’ a terra, un po’ in aria, e spesso il suo sguardo si poggia sulla piazza antistante il bar, dove passa qualche sporadica figura, ma poche, perché è un nuvoloso e appiccicoso giovedì di inizio agosto e l’aria odora già un po’ di autunno.
Poche, silenziose figure.
Una donna con la spesa, un bambino con un cane, un uomo con un computer, una ragazza che corre. Le guarda tutte, ma non le vede.
La canzone è cambiata.
Deve ancora abituarcisi, preferiva l’altra.
Prende il giornale, neanche lo apre, ma lo guarda.
Ci giurerei che non ha letto davvero neanche un titolo.
L’orologio della piazza batte le 13, tutti i piccioni che erano poggiati alla fontana volano via, scuotendo l’aria con i loro battiti d’ali disordinati e confusi.
L’uomo sembra tornare alla realtà.
Finalmente, sorseggia la sua birra.
Poi fissa di nuovo il vuoto.
Barba lunga e bianca, come i capelli.
Picchietta di nuovo sulla sedia con il dito, ma questa volta non c’è nessuna canzone. Forse segue il ritmo dei suoi pensieri.
Non ha detto una parola. Chissà cosa pensa.
Chissà che direbbe se solo sapesse che sono qui seduta al tavolino affianco al suo, a scrivere di lui.
È partita un’altra canzone.
Questa sembra piacergli.
E sorseggia ancora un po’ di birra.
Ore 13:13.
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