Tutto un immenso Autunno

L’Autunno come parafrasi del declino della “bella stagione” della gioventù e dell’amore, quando ai gioiosi fasti estivi subentrano i tenui colori della malinconia e dell’abbandono e l’anima si sente
presto subissata da delusione, rimpianti, ricordi di un passato che muore : L’Autore ne descrive tutti i turbamenti dalla tristezza della perdita della donna amata alla speranza e all’illusione d’un
suo ritorno, alla bellezza d’un amore vagheggiato che passa nei paesaggi interiori come la luce del sole, che lentamente si distende dopo l’alba ed è foriera d’una nuova presenza della persona
amata.
Si alternano a liriche dense di struggente patimento per l’assenza, dell’oggetto amato poesie e ritratti infusi di grazia elegiaca e attese profumate di desiderio.
La forma poetica è sempre limpida e fluida, volta a conferire ai versi un gioco di transiti, che favorisce l’adesione del lettore.

Descrizione

Antonio Pelliccia è nato il 9/10/1945 a Casalnuovo di Napoli, dove vive ed esercita la libera professione di medico-chirurgo pediatra dopo aver diretto per molti anni una divisione di Pediatria di un ospedale di Napoli.
Ha avuto per molti anni esperienze di impegno politico e amministrativo nel proprio comune e nel circondario.
Le raccolte più recenti sono: “Tra il dare e l’avere”, “Nella mia sera”, “Voci d’incanto d’esilio e di rimpianto”, “Il paesaggio dell’anima”, “Diario di Primavera”, “Con te comincia il giorno”, “Inquiete viandanze” e infine “Nella mia sera”.

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